Kingofcon

60 MINUTI

2-5 GIOCATORI

10+ ANNI

-Accidenti, sono venuto prestissimo per mettermi in coda e anche quest’anno c’è quella guastafeste di Lulu col suo odioso costume da Sailor Jupiter. L’anno scorso si è portata via l’ultima copia autografata del mio fumetto preferito, ma quest’anno non mi faccio più fregare. Ah, ecco che aprono!!!

Chi di voi è stato ad una qualsiasi fiera del fumetto sa bene che all’apertura dei cancelli le aspettative sono alle stelle e i portafogli tremano all’idea di quante volte saranno aperti e saccheggiati. Questo è proprio lo spirito di Kingofcon, family game divertente che ci vedrà nei panni di un gruppetto di nerd (ognuno con le sue passioni particolari per fumetti, action figures, gadgets, edizioni limitate…) appena entrati ad una fiera per accaparrarsi più oggetti possibile. Quattro stands ci mostreranno altrettanti oggetti ad ognuno dei sei turni e noi dovremo contenderceli con un’asta segreta. Chi avrà fatto l’offerta migliore su un oggetto lo farà suo. Attenzione però: l’oggetto dopo essere stato acquistato perderà di valore ad ogni turno e starà a noi destinargli dei soldi per mantenere o alzare il suo valore. Gli avversari potranno fare offerte anche sugli oggetti posseduti da altri, che saranno costretti a cederli in caso l’offerta ne superi il valore. Oggetti non acquistati vengono considerati di poco interesse e si spostano ad una bancarella delle svendite. Alla fine di ogni turno si andrà a controllare chi possiede più oggetti per ognuna delle quindici tipologie dando sfoggio dei propri acquisti. Questo farà recuperare monete per affrontare le aste successive. In caso di parità la disputa viene risolta col meccanismo della “scimmia”, ovvero di quanto è alto il desiderio di possedere gli oggetti, che cambia ad ogni turno.

Il gioco è semplice e divertente, ideale per una serata in famiglia. Per gli abituè delle fiere di settore sarà divertente anche capire da quali oggetti reali siano stati creati quelli raffigurati sulle carte. A prima vista il gioco è un family game-party game semplice, e in effetti può essere benissimo giocato così coinvolgendo in pieno bambini e ragazzi. In realtà può essere giocato anche mettendo in campo ragionamenti molto più complessi, e ad un tavolo di “pensatori” sicuramente darebbe luogo a lunghe battaglie di pensiero per cercare di evitare di incappare nel problema del “power player” (ovvero il fatto che se un giocatore prende il largo molto difficilmente verrà più raggiunto dagli avversari). Il meccanismo delle aste con tre diverse puntate in segreto permette di elaborare strategie e cercare di capire il modo di pensare degli avversari.

-Ecco, stiamo entrando! Si, si, ma basta con le foto che devo andare agli stand! Toh, guarda chi c’è… L’anno scorso l’ho battuto per la copia autografata di The walking dead. Chissà se mi chiederà di vendergliela. Tanto gli frego qualcosa anche quest’anno.

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