30 MINUTI
5-11 GIOCATORI
8+ ANNI
Cosa ci può essere di peggio di un padrino mafioso sospettoso, soprattutto se chi ha cercato di “farlo fesso” rubandogli una valigia piena di soldi è uno della famiglia?
Baciamo le mani è un gioco ambientato esattamente in questa situazione. Siamo nell’America del proibizionismo e il Boss chiama a raccolta tutti i suoi, pregustandosi già un bel paio di scarpe di cemento per il traditore e per il suo prediletto. Perché chi tradisce il Boss può finire solo in pasto ai pesci.
Al tavolo i giocatori (da 5 a 11) interpreteranno i vari componenti della potente e subdola famiglia dalla moglie del boss fino alla cameriera o addirittura i fedelissimi del boss come il contabile o l’autista. Ognuno reciterà la parte dell’innocente cercando di farla franca scaricando la colpa su qualcun altro per poi fuggire con i soldi e il proprio prediletto. Si, perché in questa famiglia ognuno ha una “simpatia” o un legame particolare con un altro. Ad ognuno verrà consegnata una borsa contenente qualcosa (una sola con i soldi). Queste potranno essere guardate dal proprietario solo tramite effetti delle carte. Il Boss incolpa qualcuno dicendo di averlo visto con la borsa incriminata. Da questo momento in poi il giocatore dovrà raccontare perché non è colpevole e chi è in realtà il vero ladro servendosi come spunto della propria mano di carte “scuse” per procedere con la narrazione, fino a riversare la colpa su un altro giocatore. A questo punto si applica l’effetto della carta incriminante (guardare la propria borsa, ruotare le borse tra i giocatori o scambiare la propria borsa con un’altra), poi l’incolpato inizia il proprio turno allo stesso modo. Tutte queste spiegazioni, e soprattutto la loro durata in numero di carte giocate, fanno variare l’umore del Boss, che prima o poi perderà le staffe. Un giocatore può intervenire nella narrazione fuori turno giocando una carta se il proprio prediletto è in difficoltà. Si procede così finchè una spiegazione troppo lunga in un momento in cui il boss è infuriato porterà il malcapitato ad essere visto come il colpevole assieme al suo prediletto. A questo punto si sveleranno tutte le borse per vedere se il Boss ha fatto centro o ha perso i soldi e l’onore.
Il gioco non è difficile ma permette di essere giocato anche molto tatticamente attraverso la strategia della movimentazione delle borse che è difficoltosa da gestire alle prime partite ma dà più spessore alla “riunione”. La recitazione dei personaggi lo rende molto divertente e le situazioni che si creano nella narrazione sono sempre diverse e comiche. La narrazione improvvisata con le carte come spunto permette lo sviluppo della fantasia e del pensiero laterale.
-Quindi mi stai dicendo che mia figlia con una telefonata anonima ti avrebbe mandato la polizia in pasticceria per incastrarti? Ma che fesseria è questa? Figlia mia! Dimmi che non è colpa tua se tuo padre non ha più i suoi buonissimi babà al rum… e i suoi soldi!