20-40 MINUTI
2 GIOCATORI
12+ ANNI
-Buongiorno Janet. Da un paio di giorni non vedo Albert, sai qualcosa?
-Ne parlavamo proprio stamattina in negozio da Tom… L’altro ieri è andato a recuperare degli attrezzi al garage e non è tornato, almeno stando a quello che dice suo figlio.
Qualcuno non ha visto Stranger Things? Cercheremo di non fare spoiler, ma Inbetween è ispirato proprio alla serie, anche se non ufficialmente quindi con nomi e riferimenti diversi, quindi qualche riferimento è inevitabile.
Ci troviamo a Upsideville, ridente cittadina dell’Indiana, posto tranquillo. Almeno fino a poco tempo fa. Da qualche tempo accadono cose strane e le persone spariscono a volte senza lasciare tracce. Si dice che qualcuno sia riapparso, ma è uscito di testa. I cittadini sono terrorizzati all’idea di quello che gli può succedere.
Inbetween è un gioco per due giocatori che si sfidano tra due mondi. Infatti uno dei due interpreterà la città e i suoi abitanti cercando di mettersi in salvo dall’orrore che si sta annidando al suo interno. L’altro giocatore sarà il mostro che da un’altra dimensione cercherà di inghiottire tutto e tutti trascinandoli nel suo mondo. Si tratta di un gioco di carte abbastanza elaborato in cui i cittadini stessi (10 in ogni partita che variano sempre) staranno in bilico tra le due dimensioni. I giocatori, attraverso carte attivabili con punti energia, cercheranno di attirarli dalla propria parte e metterli al sicuro attraverso un meccanismo di livelli di sicurezza (in positivo per la città e in negativo per la creatura). Tre cittadini al sicuro da una o dall’altra parte decretano la vittoria. Inoltre entrambi i giocatori si sfidano anche su un tracciato di consapevolezza (la conoscenza di uno sul mondo dell’altro) che se arriva al massimo per uno dei due porta ugualmente alla vittoria. Le carte giocabili sono molto varie e permettono di intervenire su diversi fattori, annullando spesso anche le tattiche avversarie. Man mano che i cittadini saranno al sicuro o catturati attiveranno anche varie abilità per entrambi i giocatori, in base a dove si trovano.
Il gioco è abbastanza complesso e richiede attenzione, quindi non è consigliabile per neofiti del gioco da tavolo che potrebbero comunque giocarlo ma senza apprezzare appieno le numerose meccaniche che lo compongono. Per i fan di Stranger Things è un titolo evocativo che ha come unico difetto il numero di giocatori ridotto a due. In famiglia si consiglia di formare due squadre. Personalmente, pur piacendoci il gioco, non abbiamo apprezzato tantissimo la duplice modalità di vittoria, perché la scelta di uno o dell’altro è molto determinante sul tipo di partita da portare avanti.
-Ehi, avete sentito? Albert è ricomparso. L’hanno trovato al parco la notte scorsa. Adesso è in centrale, ma gli agenti dicono che urla e parla di cose assurde come se fosse ammattito di colpo…