Orientamento scolastico: il mestiere di Game Designer

Questa settimana abbiamo proposto alle scuole medie di Rolo e Fabbrico (il nostro paese e quello limitrofo) un’attività di orientamento scolastico basata su un mestiere emergente seppure ancora molto di nicchia: il Game Designer. L’attività è stata svolta sulle classi terze come ovvio, tre per Rolo (circa 60-70 alunni) e quattro per Fabbrico (circa un centinaio di alunni). Famiglia Ludica si è fatta promotrice dell’iniziativa ma gli esperti che sono inervenuti sono stati Giacomo Santopietro e Gabriele Mari della Cobblepot Games. Si tratta di una casa produttrice di giochi, un gruppo di professionisti specializzati nella produzione di idee di gioco per il mercato internazionale.

L’incontro al palazzetto dello sport di Fabbrico

L’incontro è servito a mostrare agli alunni una possibilità diversa dal solito offerta dal mercato del lavoro, ma soprattutto ha messo in luce una cosa molto importante: ogni conoscenza, ogni esperienza, ogni capacità acquisita sarà loro utile in un futuro lavorativo, qualsiasi esso possa essere. Soprattutto in un momento come questo in cui il mondo del lavoro è in continuo cambiamento. Citando i due relatori “probabilmente il lavoro che andrete a fare domani oggi ancora non esiste“. Ed è proprio questo il loro caso. Il mestiere del game designer fino a qualche anno fa in Italia non esisteva. Loro l’hanno creato a partire dalle loro conoscenze e abilità formate nel tempo partendo anche da una loro passione.

Giacomo spiega le fasi creative della creazione di un gioco

Un’altro punto importante che è stato portato ai ragazzi è il fatto che più si pensa in modo creativo, più si possono aprire strade e possibilità. Un ottimo esempio è il modo in cui loro si avvalgono anche di professionalità che normalmente non sarebbero legate al gioco da tavolo come matematici, o storici, esperti di film, fumetti, romanzi e professionisti di altri settori. Quindi il consiglio che ne esce è quello di seguire le proprie passioni, essere creativi e coltivare la creatività al pari della conoscenza per essere sempre flesssibili e propositivi nelle idee. Speriamo di aver dato ai ragazzi se non altro alcuni buoni spunti da cui partire per iniziare a costruire il loro futuro.

Un’altro momento dell’incontro a Fabbrico

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