Vudù: la stregoneria non è mai stata così divertente
In Vudù di Red Glove (2014) i giocatori sono perfidi stregoni che si sfidano a suon di maledizioni rendendosi la vita impossibile per decidere chi di loro sia il migliore.
“Certo che pronunciare una maledizione tenendo i gomiti attaccati al tavolo e un dito in bocca è un’impresa… me la pagherà quel ciarlatano di un mago da circo… INTORCINYS!!!”
Benvenuti nel mondo della magia malvagia e proibita.
Mischiate i vostri ingredienti raccapriccianti e costringete i vostri avversari a fare ciò che volete con le vostre peggiori maledizioni. Del resto ognuno di voi sa di essere il migliore e quindi dimostratelo senza risparmiare colpi. Lo stregone che riuscirà a resistere più a lungo alle maledizioni mentre ne scaglia di ancora peggiori sarà dichiarato il migliore.
Dati del gioco
Numero di giocatori: da 3 a 6
Età: 8-99
Durata media di una partita: 30 min.
Riconoscimenti:
Giudizio degli utenti:
Cosa ne pensiamo
Recensione:
Perché dovrei giocare a Vudù?
Vudù è un partygame / familygame chiassoso e spassoso, ottimo per un gruppo di amici o una serata in famiglia. Per passare una mezz’ora in compagnia senza pensare troppo e facendosi due risate. Nonostante la sua natura “caciarona” risulta utile come esercizio di memoria perché se si gioca bene ad un certo punto le cose da ricordarsi sono veramente tante e mettono alla prova l’attenzione.
Purtroppo la longevità e la rigiocabilità sono limitate alla conoscenza delle carte maledizione, che dopo un po’ si imparano a conoscere e viene meno l’effetto sorpresa. Vengono però in aiuto le varie espansioni che introducono tantissime nuove maledizioni e ambientazioni.
Cosa c’è nella scatola di Vudù?
Il materiale contenuto nella scatola consiste in un doppio mazzo di carte (maledizioni e artefatti), 5 dadi speciali, 8 segnalini colorati molto essenziali per segnare i punti (sono 8 così anche il sesto giocatore ha un minimo di scelta) e una splendida bambolina vudù fatta di fili intrecciati e raggomitolati. La nostra non è quella originale perché a forza di utilizzarla il filo si è slegato e ne è rimasto poco.
“Molto bene, adesso è costretto a giocare seduto sul pavimento. Appena ho gli ingredienti lo costringo a fare un salto ad ogni turno. Sono proprio curioso di vedere come se la cava AHAHAHAHA!!!!”
Regole del gioco:
Vudù è un gioco di carte e dadi. Un set di 5 dadi comuni a tutti i giocatori mostra strani simboli che rappresentano gli ingredienti per le maledizioni. Il giocatore li tira tutti, ottenendo una serie di simboli che potrà spendere secondo le richieste delle carte/maledizione che ha nella sua mano. E’ possibile rilanciare i dadi indesiderati per ottenere altri ingredienti, ma per farlo dovremo rinunciare ad un dado. La maledizione presente sulla carta viene lanciata (pronunciandone il nome con enfasi) ad un altro giocatore che sarà costretto ad eseguire ciò che la carta richiede, e mantenerlo per quanto più tempo gli è possibile. Infatti Il giocatore di turno accumula punti lanciando la maledizione ma anche nel momento in cui chi la subisce la “spezza” interrompendo ciò che sta facendo o dimenticandosene.
Le maledizioni sono tante, una diversa dall’altra e tutte divertenti quanto fastidiose. Si va dal canticchiare un motivetto senza sosta all’obbligo di giocare con una guancia sempre aderente al tavolo, al ricordarsi di compiere un’azione quando succede una determinata cosa, come per esempio fare la linguaccia prima di tirare i dadi. Ovviamente si accumuleranno e sarà sempre più difficile ricordarsele tutte o mantenere posizioni sempre più scomode.
La scatola contiene anche una bambolina Vudù che dovrà essere sempre in possesso del giocatore di turno. Questo dovrà ricordarsi sempre di prenderla, pena la perdita del turno di gioco.
Gli ingredienti possono essere spesi anche per pescare artefatti, carte che danno un aiuto se si compiono determinate azioni. I punti vengono segnati su un segnapunti integrato nella scatola e il primo giocatore che ne accumula 11 viene dichiarato vincitore.